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21/07/2016

SEGNALI DI RIPRESA DEL MERCATO IMMOBILIARE

SEGNALI DI RIPRESA DEL MERCATO IMMOBILIARE
Arrivano i primi segnali di ripresa dal mercato immobiliare, la domanda aumenta del +2,6%, mentre i prezzi si mantengono stabili a 2.010 euro al metro quadro (-0,1%). Resta alto, ma scende al 10,3%, contro il 12,2% del 2015, il gap dei prezzi proposti dai potenziali acquirenti e quelli chiesti da chi vende: a rivelarlo è l’Osservatorio di Casa.it sulla base dei dati relativi al primo semestre 2016.
 

La domanda risulta in aumento in tutti i capoluoghi di regione ed in particolare a Bologna (+5,9%), seguita da Firenze, Genova e Roma, tutte con +5,7%. Le città che invece hanno sofferto maggiormente sono Catanzaro (-2,7%), Potenza (-2,6%), Campobasso (-2,4%) e Aosta (-2,3%).

La ricerca di immobili si concentra soprattutto sui bilocali (29%) e trilocali (26%) situati in zone semicentrali o periferiche. In media il budget destinato a questo investimento è di circa 161.000 euro, il minimo si registra a Campobasso con 71.500 euro, il massimo a Milano con 253.500 di Milano. Il prezzi al metro quadro più bassi si registrano a Catanzaro (1.220 euro), Perugia (1.460), Campobasso (1.600) e Potenza (1.620); i più alti a Milano (3.880 euro al metro) e Roma (3.580), Venezia (3.430) e Firenze (3.350).

Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi Casa.it, spiega:

«La stabilizzazione dei prezzi è uno degli aspetti più importanti di questo I semestre. Anche nei capoluoghi di regione, che in passato hanno registrato cali importanti, si assiste a un rallentamento della diminuzione dei prezzi. Inoltre, un segnale positivo arriva dalla crescita della domanda, indicatore importante per valutare il livello di salute del mercato immobiliare».

Con riferimento al resto del 2016 Ghisolfi aggiunge:

«Se le stime per il 2016 erano a inizio anno molto positive, negli ultimi due mesi, tuttavia, la spinta propulsiva sembra aver perso brillantezza, proprio nel periodo in cui storicamente il mercato immobiliare ha sempre dato le migliori performance. Sulle decisioni di acquisto pesa nuovamente il clima di incertezza generale che rimane di sfondo alle evoluzioni del mercato. Incertezza particolarmente legata alle vicende politico-economiche non solo del nostro Paese ma internazionali, come Brexit. In sostanza si stanno rivedendo le previsioni che parlavano di un 2016 come dell’anno della definitiva ripresa del mercato. Probabilmente non sarà così e si dovrà attendere ancora prima di avere la certezza di essere definitivamente usciti da una fase di ciclo non positiva».




 
 
 
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